Il coach Gianmarco Pozzecco non ha reagito bene all’ultima partita della sua squadra e ha lasciato di sasso tutti i cronisti presenti.
Chi ama e segue il basket non può non amare follemente Gianmarco Pozzecco. Ovvero il coach della Nazionale italiana che sta riportando il nostro movimento cestistico ad alti livelli. E’ un personaggio amatissimo soprattutto perché spesso sopra le righe, con un carattere esuberante, bizzarro e molto divertente.
Il ‘Poz‘ è un vero protagonista della palla a spicchi, lo è stato da giocatore in particolare nelle lunghe militanze con Varese e Fortitudo Bologna. Ma ancora di più ora da allenatore, visti i risultati raggiunti e l’enorme impegno messo in mostra in tutte le partite.
Oltre a guidare la nazionale azzurra di basket, Pozzecco da questa stagione è anche coach della ASVEL Lyon-Villeurbanne, squadra francese che milita in Eurolega. Ma proprio il cammino nella massima competizione europea per club sta deludendo le aspettative, come confermato dall’ultima gara disputata a Lione.
Pozzecco furioso dopo la sconfitta: non risponde al giornalista e si sfoga in conferenza stampa
Sconfitta sfortunata per l’ASVEL in casa contro il Panathinaikos, nel match giocatosi il 14 dicembre scorso. Un k.o. per 81-89 che non ha ovviamente fatto piacere a Pozzecco, anche per la classifica in Eurolega: il quintetto francese si trova infatti all’ultimo posto del girone unico, con soli 4 punti all’attivo, condividendo il fondo con l’Alba Berlino.
Il nervosismo ed il carattere vispo di Pozzecco lo hanno portato ad una figura non piacevolissima nel post-partita. Infatti il tecnico, atteso da un giornalista in mixed zone per rispondere alle classiche domande sull’incontro, ha deciso di abbandonare la scena e lasciare di sasso il cronista in questione. “Di cosa stiamo parlando? Nulla! Non c’è niente di cui parlare!” – ha gridato il Poz prima di andarsene.
In conferenza stampa poi Pozzecco ha ribadito il proprio nervosismo, decidendo di non rispondere alle domande dei presenti, non volendo attirare ulteriormente l’attenzione su di sé: “Sono qui per aiutare i miei giocatori, per aiutare il mio club, il mio assistente, per aiutare tutti ad avere successo. Non me ne frega niente di me stesso. Posso farlo, lo farò. Cercherò di fare del mio meglio“.
Il solito irriverente Pozzecco, che tutti abbiamo imparato a conoscere fin da quando si presentava in campo con capigliature assurde ma mostrando una qualità tecnica incredibile sotto canestro. Oggi fa il coach in giacca e cravatta, ma la follia di un tempo lo accompagna sempre.