La svolta di carriera di Jannik Sinner raccontata da chi conosce molto bene il fuoriclasse altoatesino, attuale numero 4 al mondo.
Non c’è dubbio. Se ci fosse da scegliere chi è stato il personaggio sportivo italiano più influente del 2023, in tantissimi voterebbero Jannik Sinner. Perché il tennista di San Candido non solo ha visto migliorare il suo ranking personale e il numero di trionfi, ma perché ha aiutato l’Italia a tornare a vincere la Coppa Davis e mostrare al mondo tutto il suo potenziale tennistico.
Sinner ha ottenuto miglioramenti tecnici e di competizione davvero incredibili. Il classe 2001 si è esibito con prestazioni stratosferiche, ha dimostrato di essere già uno dei migliori al mondo, con nulla da invidiare a gente come Alcaraz e Medvedev che lo precedono in classifica generale, eppure sono stati battuti a più riprese da Jannik.
Un 2023 da incorniciare per Sinner, agevolato anche dall’aiuto dei coach che lo seguono costantemente. Uno di loro è Simone Vagnozzi, ex atleta italiano ed oggi allenatore e preparatore di Jannik dallo scorso anno. Un percorso ed un metodo di lavoro che sta portando l’altoatesino a vette incredibili. Anche se, come detto dal presidente federale Binaghi, Sinner non è certo un talento nato dal nulla.
Vagnozzi e l’arma segreta di Sinner: “Così è migliorato tanto nel servizio”
Intervistato da Il Messaggero, coach Vagnozzi ha parlato della crescita di Sinner, dovuta anche al lavoro meticoloso in allenamento. In particolare in un fondamentale, che da punto debole è divenuto di fatto un punto di forza e di vantaggio per il tennista. Vale a dire le prime di servizio, molto spesso decisive nei game disputati da Sinner.
“Da punto debole a colpo decisivo? Ho sempre pensato al Foot Up come tecnica che più gli si addiceva, poi ovvio che non potevamo aggiungere altre informazioni – ha dichiarato Vagnozzi – Quando ha perso subito al Roland Garros ci abbiamo lavorato e già a Wimbledon abbiamo visto i progressi con le prime al servizio. Inoltre abbiamo aggiunto un piccolo movimento del piede sinistro, con l’anca entra di più e abbiamo abbassato il lancio di palla”.
Lavoro meticoloso dunque è svolta compiuta da Sinner, che ovviamente servendo meglio sulla prima battuta ha maggiori possibilità statistiche di conquistare il punto. Addirittura pare che Djokovic durante le ATP Finals abbia fatto i complimenti all’italiano, per aver messo in pratica un servizio difficile da ‘leggere’.
Ora, con questa arma in più, Sinner ha il futuro dalla sua parte. Nel 2024 tutti si aspettano che l’altoatesino possa portare a casa il suo primo torneo del Grande Slam e salire ancor di più in classifica, magari puntando al podio entro i prossimi mesi.