Lo storico coach di uno dei tennisti di punta del movimento italiano ha parlato di Djokovic e dei Big Three: parole sorprendenti
Il grande ritorno sul rettangolo di gioco di Rafael Nadal, previsto per il 31 dicembre sul cemento di Brisbane, stimola il dibattito sulla possibilità che il 37enne fenomeno spagnolo competa ancora ad alti livelli per magari, chissà, aumentare il numero di Major da mettere nella sua già straordinaria bacheca.
Difficile, se non impossibile, stando alle stesse parole del mancino di Manacor, che ovviamente ci va con i piedi di piombo dopo un anno intero di inattività. Con Roger Federer ormai fuori causa da oltre un anno, e con l’iberico chiamato ad una vera e propria ‘mission impossibile’, Novak Djokovic potrebbe dare ancor più sostanza al suo status di GOAT: semplicemente il più grande di tutti i tempi.
Già per alcuni addetti ai lavori, la questione non si pone nemmeno: il serbo è quello che ha vinto più titoli dello Slam, più tornei Masters 1000, più ATP Finals ed è il tennista con il maggior numero di settimane trascorse in vetta al ranking mondiale (ben 403).
Eppure…eppure sono ancora tanti quelli che in qualche modo non ‘accettano’ questa etichetta appiccicata al serbo. ‘Non contano solo i grandi trofei, ma la classe e l’eleganza’, sostengono ad esempio tutti coloro che ritengono Re Roger il più grande di sempre.
Nel dibattito su chi sia il migliore – impossibile arrivare ad una verità di tipo scientifico – è in qualche modo intervenuto anche Simone Tartarini, storico coach di Lorenzo Musetti, che ha parlato in diretta ai microfoni di TVPlay.
“Federer è il tennis in persona”: Tartarini rompe gli indugi
Dopo aver illustrato il programma di allenamento che sta seguendo il tennista toscano in vista del rientro alle competizioni agonistiche – Musetti partirà il 26 dicembre alla volta di Hong Kong, dove disputerà il torneo che prenderà il via il 1 gennaio 2024 – Tartarini ha parlato delle sue fonti d’ispirazione e delle qualità dei tre mostri sacri del tennis moderno.
“Tra Nadal, Federer e Djokovic il cuore mi dice sempre Federer. Per me è il tennis in persona nonché il più emblematico e talentuoso, però devo dire che quando Djokovic è in forma è veramente dura batterlo“, ha ammesso l’allenatore.
“Anche noi prendiamo ispirazione da Federer per quello che si può. Alcune volte ci hanno detto che Musetti assomiglia a lui in alcune movenze e per me questo è motivo di grande orgoglio“, ha concluso Tartarini.