Continuano le polemiche in Formula 1 dopo le accuse rivolte dalla FIA ai coniugi Wolff: il boss della Mercedes è una furia
Nei giorni scorsi, in Formula 1 è scoppiato un caso con protagonisti la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile), Toto Wolff (team principal della Mercedes) e sua moglie Susie (direttrice generale della F1 Academy, la categoria di corse esclusivamente al femminile). Nel dettaglio, la massima istituzione automobilistica ha accusato la coppia di manager di uno scambio di informazioni riservate, alzando un polverone che ha rimasto di stucco gli appassionati.
Il caso si è sgonfiato molto rapidamente, complice l’unanime schieramento del paddock dalla parte dei Wolff. Ma ciò non è bastato per mettere fine alle polemiche: in molti non riescono a capire come la FIA abbia potuto lanciare un’accusa così grave senza avere mezza prova. Lo stesso Toto, ad esempio, tramite i canali ufficiali della Mercedes, ha annunciato la decisione di “adire a vie legali” nel tentativo di fare chiarezza sulla vicenda che ha messo a repentaglio la sua reputazione e quella della moglie.
Caso FIA-Wolff, lo sfogo di Toto è durissimo: le sue parole
Un «non è finita qui» che poi ha trovato riscontri nei giorni successivi, quando Wolff ha rincarato la dose ai microfoni della ‘Bild’. Nell’intervista rilasciata ai colleghi tedeschi, il dirigente austriaco ci ha tenuto a sottolineare che mai si sarebbe aspettato un simile trattamento nonostante ne abbia viste di tutti i colori nel corso della sua esperienza ai vertici della Mercedes.
“Dal nulla è nata un’accusa assurda. Si è trattato di un attacco personale in cui è stata oltrepassata la linea rossa. Dopo 10 anni come responsabile di un team ho sviluppato una dura scorza di caposquadra, e difficilmente mi sorprendo. Ma questa storia è stata scioccante“, ha detto Wolff ripensando a quanto accaduto la scorsa settimana.
Che Wolff non abbia un rapporto idilliaco col presidente della FIA, Ben Sulayem, è cosa risaputa. E Toto è ben consapevole che in determinate circostanze è possibile arrivare allo scontro. Ciò che però il manager non è disposto ad accettare è che all’interno di certe questioni vengano coinvolti i suoi cari – in questo caso la moglie Susie – al fine di destabilizzarlo. “Se mi trovo nel fuoco incrociato, per me non è affatto un problema, posso gestirlo, ho le spalle larghe. Ma quando attacchi la mia famiglia, il livello è diverso“, ha sottolineato amaramente.