A quasi un anno di distanza dalla sua morte, che sconvolse il mondo del calcio, arriva un tributo a Vialli che tocca il cuore di milioni di tifosi
Non è passato nemmeno un anno, ma sembra ieri. Il ricordo di Gianluca Vialli non se ne va. La sua figura, la sua presenza, il suo carisma e la sua grande voglia di lottare resteranno per sempre indelebili nella memoria di milioni di tifosi. C’è chi ne parla come se se ne fosse andato da pochi giorni, appunto, e chi ha la sensazione che sia passato tantissimo tempo, tale è il peso della sua mancanza.
Gianluca vivrà per sempre nell’animo di chi lo ha amato e ammirato. Da avversario e da compagno, da allenatore a dirigente, come fatto abilmente nella sua ultima esperienza, al fianco dell’amico di sempre Roberto Mancini.
Il maledetto tumore al pancreas diagnosticatogli nel 2017 avrà anche portato via l’uomo Vialli dalla terra, ma non ne ha affatto cancellato la sua vita nel cuore di tutti quelli con cui ha avuto a che fare. Tanto nella sua straordinaria carriera quanto fuori dal campo.
Era doveroso, col veloce approssimarsi della triste ricorrenza del 6 gennaio – giorno della sua morte – un doveroso tributo. Messo in piedi da chi con Gianluca ci ha lavorato, all’epoca della lunga collaborazione con Sky Sport. Finalmente il momento tanto atteso è arrivato. A disposizione di tutti coloro che vorranno piangere un’altra volta con nuove emozioni ‘postume’, legate al ricordo del campione più amato.
Gianluca Vialli: “Confesso che ho vissuto”
“Si racconterà il grande campione e il collega, per molti anni commentatore di Sky Sport. Una vita di sfide e sorrisi, di trionfi e lezioni. Una vita, nella sua porzione finale, la più dura, rivelatasi un capolavoro di dignità“, si legge nella nota di Sky Sport che annuncia la messa in onda, a partire dall’8 dicembre, dello speciale dedicato all’ex bomber della nazionale intitolato ‘L’uomo della domenica – Gianluca Vialli, confesso che ho vissuto’.
“Luca voleva essere quello che diceva. Somigliare alle parole che pronunciava. In qualunque ruolo, nei suoi 15 anni a Sky, conduttore, commentatore, seconda voce, coniugava profondità e leggerezza. Fedele al modello british sul quale si era formato, alla missione che si era imposto, ha elargito positività nel racconto del gioco del calcio. Nel modo di comunicare, nella valutazione degli episodi, nel rapporto con i protagonisti. Ed anche con i compagni d’avventura“, conclude la redazione dell’emittente satellitare.
Non vediamo l’ora di rivederti, Gianluca. E ti promettiamo che, oltre alle lacrime, riuscirai a strapparci anche un sorriso.